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CARAVAGGIO 2025: DEBUTTO ROMANO (pt.1)

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© Photo by Massimo Gaudio Sala Debutto romano La prima sala del percorso espositivo della mostra è riferita al DEBUTTO ROMANO avvenuto intorno al 1595. Agli inizi del suo soggiorno, Caravaggio non se la cavava molto bene, infatti, per vivere vendeva i suoi quadri per pochi soldi. Nel giro di un paio di anni raggiunse il successo grazie a incontri a lui favorevoli come il cardinale Francesco Maria del Monte, il banchiere Ottavio Costa e pittori come Prospero Orsi che lo ospitò nella sua dimora e Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino, dal quale venne impegnato nella sua bottega a dipingere fiori e frutta. Nella sala sono esposte otto opere dell'artista. In questo articolo vengono trattate quattro di esse risalenti al primo periodo romano. Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO Autoritratto in veste di Bacco (Bacchino malato)  (1595-1596 ca) Olio su tela, 67 x 53 cm, Galleria Borghese, Roma La tela è entrata a far parte della collezione del cardinale Scipione Borghese a seguito...

STATUA DI ARTEMIDE EFESINA

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  © Photo by Massimo Gaudio Statua di Artemide Efesina La statua di Artemide Efesina si trova nella Sala delle Aquile al primo piano del Palazzo dei Conservatori nei Musei Capitolini in Roma. È una piccola statua in marmo e bronzo che riproduce in dimensioni ridotte di appena 115 cm la statua di culto ellenistica del tempio di Artemide ad Efeso, adorna di simboli di fertilità e teste di animali. Copia romana da un originale del II secolo a.C., sul busto propendono una serie di quelle che sembrano essere "mammelle" che però potrebbero anche raffigurare gli scroti di toro offerti alla dea a seguito della loro castrazione e sacrificio. Questo era considerato di buon auspicio per la fertilità degli uomini. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

STATUA DELLA VENERE CAPITOLINA

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© Photo by Massimo Gaudio Statua della Venere Capitolina, Marmo, 193 cm La Venere Capitolina è sicuramente una delle statue marmoree più rappresentative e importanti della collezione presente nei Musei Capitolini di Roma. Si tratta di una variante della statua di Afrodite (la Venere per gli antichi Greci) creata da Prassitele nel IV secolo a.C. per il santuario della dea nell'antica Cnido nell'attuale Turchia. La statua è stata realizzata con dimensioni leggermente maggiori rispetto al vero e rappresenta la dea nuda nell'atto di compiere un gesto pudico per celare le sue armoniose forme del corpo. I vari oggetti che si trovano ai suoi piedi come l'anfora con sopra un panno, la particolare pettinatura con i capelli raccolti a mo' di fiocco e la nudità, mostrano la dea intenta a un bagno lustrale della divinità. Il suo ritrovamento è avvenuto tra il 1667 e il 1670 all'interno della chiesa di San Vitale che si trova tra il Quirinale e il Viminale,  nel 1752  è stat...

GALLERIA CARAVAGGIO (aspettando CARAVAGGIO 2025)

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© Photo by Massimo Gaudio Era già da tempo che si parlava di una nuova mostra a Roma su Caravaggio e finalmente si hanno notizie certe sulla data dell'inizio di una delle più importanti rassegne sull'artista lombardo. Dal 7 marzo fino al 6 luglio 2025, si terrà presso le sale espositive del piano terra delle Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Palazzo Barberini, una mostra dedicata a Caravaggio realizzata in occasione del Giubileo 2025, dove verranno esposti i capolavori più importanti dell'artista affiancati da opere inedite, provenienti da musei e collezioni nazionali e internazionali. Nel frattempo possiamo godere di alcune delle sue opere in attesa della mostra CARAVAGGIO 2025. Collezione GALLERIE NAZIONALI D'ARTE ANTICA PALAZZO BARBERINI E GALLERIA CORSINI Roma Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1600 ca) Olio su tela, cm. 145 x 195 Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, San Giovanni Battista (1603-1606) Olio su tela, cm. 97 x 133 Michelan...

LUPA CAPITOLINA

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  © Photo by Massimo Gaudio La Lupa capitolina La Lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo, figli di Rea Silvia e del dio Marte e nipoti di Numitore re di Alba Longa, rappresenta sicuramente il simbolo di Roma. Secondo la leggenda Amulio cacciò dal trono il fratello Numitore e per evitare che un giorno i due gemelli potessero rivendicare quanto tolto al nonno, ordinò che venissero uccisi e gettati nel Tevere, ma il servitore non ebbe il coraggio di farlo così li mise dentro una cesta che abbandonò alle acque del fiume. Il destino fece incagliare la cesta nei pressi dell'attuale Circo Massimo dove una volta c'era una insenatura del fiume. Una Lupa sentì i loro vagiti, li salvò e li allattò fino a quando Faustolo, un pastore del posto, li trovò e li fece crescere come propri figli insieme alla moglie Acca Larenzia. La scena della Lupa che allatta i gemelli è stata ripresa più volte ancor prima dalla Repubblica Romana e ripresa nel corso dei secoli successivi attraverso sia la sc...