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CARAVAGGIO 2025: FINALE DI PARTITA

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  © Photo by Massimo Gaudio Sala Finale di Partita Nel corso espositivo della mostra, abbiamo avuto l'occasione di vedere molte opere di Caravaggio da quando ha mosso i primi passi artistici a Roma, passando attraverso fatti oscuri che hanno interessato la vita personale dell'artista, il soggiorno napoletano fino ad arrivare in questa sala dove sono esposte le ultime opere da lui realizzate. Caravaggio aveva una forte voglia di rientrare a Roma e per avere questa opportunità si diresse nell'estate del 1607 alta volta di Malta dove attraverso al suo valore artistico riuscì a entrare nell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, mossa utile per ottenere la grazia di papa Paolo V Borghese. Dopo essere stato coinvolto in una rissa con un altro membro dell'Ordine, egli venne incarcerato ma dopo una rocambolesca fuga si diresse verso la Sicilia per poi tornare nuovamente a Napoli dove realizzò il San Giovanni Battista Borghese e il Martirio di sant'Orsola. Nel 1610 salpò ...

CARAVAGGIO 2025: IL DRAMMA SACRO TRA ROMA E NAPOLI

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   © Photo by Massimo Gaudio Sala il Dramma Sacro tra Roma e Napoli Quasi tutti i dipinti della sala sono a tema religioso, argomento al quale Caravaggio dedicò la maggior parte delle sua produzione dal 1599 in poi, ovvero dopo aver realizzato il ciclo di tre opere dedicate a san Matteo presenti nella cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, avviando così lo stile "tragico". La fine della primavera del 1606, segnò profondamente Caravaggio che fuggì da Roma perché sulla sua testa pendeva una condanna alla pena capitale per aver ucciso Ranuccio Tomassoni durante una partita di pallacorda. Si rifugiò nella tenuta dei Colonna a Paliano che si trova a sud di Roma. Lì pare abbia realizzato tre delle opere presenti nella sala: La Cena in Emmaus, San Francesco in meditazione e forse David e Golia . Da Paliano si diresse a Napoli dove realizzò la Flagellazione di Cristo e l' Ecce Homo recentemente rinvenuto in Spagna. Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, San Giovanni Bat...

CARAVAGGIO 2025: DEBUTTO ROMANO (pt.1)

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© Photo by Massimo Gaudio Sala Debutto romano La prima sala del percorso espositivo della mostra è riferita al DEBUTTO ROMANO avvenuto intorno al 1595. Agli inizi del suo soggiorno, Caravaggio non se la cavava molto bene, infatti, per vivere vendeva i suoi quadri per pochi soldi. Nel giro di un paio di anni raggiunse il successo grazie a incontri a lui favorevoli come il cardinale Francesco Maria del Monte, il banchiere Ottavio Costa e pittori come Prospero Orsi che lo ospitò nella sua dimora e Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino, dal quale venne impegnato nella sua bottega a dipingere fiori e frutta. Nella sala sono esposte otto opere dell'artista. In questo articolo vengono trattate quattro di esse risalenti al primo periodo romano. Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO Autoritratto in veste di Bacco (Bacchino malato)  (1595-1596 ca) Olio su tela, 67 x 53 cm, Galleria Borghese, Roma La tela è entrata a far parte della collezione del cardinale Scipione Borghese a seguito...

CARAVAGGIO 2025: 24 (+1) opere del Maestro lombardo in un colpo solo

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Caravaggio, Santa Caterina d'Alessandria (dettaglio)  Dal 7 marzo al 6 luglio 2025 le Gallerie Nazionali di Arte Antica , in collaborazione con Galleria Borghese, con il supporto della Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura e con il sostegno del Main Partner Intesa Sanpaolo, presentano a Palazzo Barberini CARAVAGGIO 2025, a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon.  CARAVAGGIO 2025 è uno dei progetti più ambiziosi mai dedicati alla pittura di Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571-1610): con ventiquattro dipinti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, italiane e internazionali la mostra di Palazzo Barberini offre un percorso tra opere difficilmente visibili e nuovi accostamenti, in uno dei luoghi simbolo della connessione tra l’artista e i suoi mecenati. Riunendo alcuni dei dipinti più celebri, CARAVAGGIO 2025 propone una nuova e approfondita riflessione sulla rivoluzione artistica e culturale oper...

TIZIANO VECELLIO, AMOR SACRO E AMOR PROFANO (1515 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio Tiziano Vecellio, Amor Sacro e Amor Profano (1515 ca.) Galleria Borghese - Roma Questa opera di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488/1490 - Venezia 1576), è esposta nella Sala di Psiche della Galleria Borghese in Roma. La tela dal titolo Amor Sacro e Amor Profano che ha delle misure considerevoli (118 x 279 cm), è stata realizzata intorno al 1515, molto probabilmente commissionata dal Segretario del Consiglio dei Dieci, Niccolò Aurelio in occasione del suo matrimonio con Laura Bagarotto, la cui impresa araldica compare sul fondo del bacile d’argento appoggiato sopra il sarcofago, mentre lo stemma dello sposo è scolpito sul fronte del sarcofago. Che si tratti di un dipinto incentrato sul loro matrimonio è sottolineato da vari simboli che Tiziano vi ha inserito, come ad esempio la coroncina di mirto e la fibbia indossata dalla fanciulla a sinistra. Quella di destra che sembra avere le stesse sembianze è, in contrapposizione a quella di sinistra, nuda e la guar...

ANTONIO CANOVA PER I FRATELLI BONAPARTE

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© Photo by Massimo Gaudio Antonio Canova è stato sicuramente uno degli scultori più bravi che la storia dell'arte abbia mai avuto. Sicuramente è questo uno dei motivi se agli inizi dell'Ottocento è stato molto impegnato con la famiglia Bonaparte. In Italia Camillo Borghese in occasione del suo matrimonio con la giovane Paolina Bonaparte, commissionò a Canova una scultura che esaltasse la sua bellezza, così Canova nel 1804 scolpì Paolina Borghese Bonaparte nelle vesti di Venere vincitrice in esposizione alla Galleria Borghese in Roma. In Francia due anni prima, nel 1802, il fratello Napoleone Bonaparte commissionò allo scultore veneto un busto molto probabilmente per celebrare la sua ascesa al trono, avvenuta effettivamente il 2 dicembre del 1804 con la propria auto-incoronazione nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

BRONZINO, SAN GIOVANNI BATTISTA (1562 ca.)

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© Photo by Massimo Gaudio Agnolo di Cosimo detto BRONZINO, San Giovanni Battista (1562 ca.) Una bellissima opera di Agnolo di Cosimo di Mariano detto IL BRONZINO si trova nella Sala di Didone al primo piano della Galleria Borghese a Roma. Si tratta di un olio su tavola che misura 120 x 92 cm. dove il soggetto dipinto è San Giovanni battista ed è datato intorno il 1562 ca. Come sempre le fotografie parlano da sole e mostrano la cura nei dettagli e la perfezione del volto che conferma la straordinaria capacità indiscussa del pittore come ritrattista. Vi ringrazio. Arrivederci al prossimo articolo. Massimo

VILLA BORGHESE

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© Photo by Massimo Gaudio Il  Parco di Villa Borghese  si estende per 80 ettari all'interno del quartiere Pinciano e occupa una vasta area nel cuore della città, compresa tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio. La Villa è sicuramente tra le più ricche di testimonianze artistiche con edifici, sculture, monumenti e fontane, opere di illustri artisti dell'arte barocca, neoclassica ed eclettica, in più al suo interno ci sono alberi secolari, laghetti, giardini all'italiana e grandi spazi liberi. Comprende una gran quantità di specie sempreverdi, tra cui lecci e platani, pini domestici con esemplari bicentenari, abeti, cedri, oltre a piante di alloro e bosso. Per la grande concentrazione di strutture museali e culturali, una su tutte la Galleria Borghese, la Villa è definita come Parco dei Musei. Preziosi arredi ornavano il Parco: fontane e piccole fabbriche, quali la Mostra dell'AquaFelix, la fontana dei Cavalli Marini, il Tempio di...