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ARTISTI ITALIANI E LE LORO OPERE SULLE BANCONOTE ITALIANE

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© Photo by Massimo Gaudio Degli artisti del passato conosciamo i loro lavori più o meno famosi. Ma conosciamo i loro volti? Molti di loro ci hanno lasciato i loro autoritratti, alcuni hanno preferito essere ritratti e altri nulla. Molti di noi hanno avuto la possibilità di vedere i loro volti impressi sulle banconote italiane stampate dalla Banca d'Italia, grazie al lavoro straordinario e alla bravura degli incisori che hanno riportato sui biglietti sia i loro volti che le opere da loro effettuate. Tutto è partito nel 1962 quando per la prima volta è stato impresso sul fronte di una banconota da 10.000 Lire il volto di Michelangelo Buonarroti, mentre nel retro c'è Piazza del Campidoglio a Roma. Nel 1967 è stata la volta del ritratto di Leonardo da Vinci impresso sul fronte delle banconote da 50.000 Lire, sul retro invece si trova il borgo medioevale di Vinci. Il 1975 ha visto l'uscita dell'unica banconota da 20000 lire dedicata al Tiziano dove sul fronte si vede i

Leonardo da Vinci, Annunciazione

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   #artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Leonardo da Vinci, Annunciazione (1472) Davanti ad un palazzo rinascimentale, in un rigoglioso giardino recintato che evoca l’ hortus conclusus  allusivo alla purezza di Maria, l’Arcangelo Gabriele si inginocchia davanti alla Vergine rivolgendole il saluto ed offrendole un giglio. La Vergine risponde, seduta con grande dignità davanti a un leggio sul quale è poggiato un libro. Il tradizionale tema sacro è collocato da Leonardo in un’ambientazione naturalistica e terrena: l’angelo ha una corporeità concreta, suggerita dall’ombra proiettata sul prato e dalla resa dei panneggi che presuppongono studi dal vero. Anche le sue ali prendono ispirazione da quelle di qualche poderoso rapace. E’ straordinaria la resa della luce crepuscolare che plasma le forme, unifica la scena e fa risaltare le sagome scure degli alberi sul lontano paesaggio dello sfondo, dominato dai toni sfumati cari all’artista. Gli elementi architettonici sono disegnati seco

I Disegni di Leonardo Da Vinci

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Leonardo da Vinci "Raffigurazione del feto nell'utero", ca. 1510 - penna e china seppia (due tonalità), acquerellata con matita rossa, mm 304x220 Castello di Windsor, Royal Library (R.L. 19102r) A cura di Manuela Moschin del blog  https://www.librarte.eu Leonardo da Vinci (Anchiano 1452 - Amboise 1519) pittore, ingegnere e scienziato, fu anche un abile disegnatore. Si può notare che in tutti i suoi dipinti applicò uno studio accurato tramite l'impostazione del disegno. Giorgio Vasari (1511-1574) pittore, architetto e storico dell'arte e grande sostenitore di questa tecnica, nella serie di biografie dedicata ad artisti, intitolata "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori" pose attenzione alla maestria di Leonardo nel creare un "Disegno Perfetto": "Leonardo da Vinci, il quale dando principio a quella terza maniera che noi vogliamo chiamare moderna, oltra la gagliardezza e bravezza del disegno, ed oltra il contraffa

Leonardo da Vinci, San Girolamo

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#artiebellezzeitaliane Photo by Massimo Gaudio Leonardo da Vinci, San Girolamo (1482 ca.) - Pinacoteca dei Musei Vaticani Non abbiamo notizie sulla destinazione e sul committente del dipinto, ancora allo stato di abbozzo e tra i più enigmatici del grande pittore, scultore, architetto, ingegnere e filosofo toscano. La più antica citazione del S. Girolamo infatti risale solo agli inizi dell'Ottocento, quando è menzionato, con attribuzione a Leonardo, nel testamento della pittrice svizzera Angelica Kauffmann. Alla morte della Kauffmann se ne persero nuovamente le tracce, finché fu ritrovato per caso e acquistato dallo zio di Napoleone, il Cardinal Joseph Fesch. Secondo la tradizione il cardinale rinvenne il quadro diviso in due parti: quella inferiore nella bottega di un rigattiere romano dove costituiva il coperchio di una cassetta, mentre quella con la testa del santo presso il suo calzolaio che ne aveva fatto il piano dello sgabello. Al di là del racconto romanzato la tav

VideoBlog Leonardo Da Vinci e il Cenacolo

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Leonardo da Vinci "Il Cenacolo Vinciano" (Ultima Cena) 1495-1498, tempera e olio su due strati di preparazione gessosa stesi su intonaco -  cm. 460×880  Refettorio - Convento di Santa Maria delle Grazie, Milano. Se vi è piaciuto il Video articolo iscrivetevi nel canale. Grazie

RITRATTI ED AUTORITRATTI D'AUTORE

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© Photo by  Massimo Gaudio Gli artisti del passato ci hanno lasciato in eredità opere più o meno conosciute, e nel corso delle loro carriere hanno avuto occasioni di farsi un autoritratto oppure di farsi ritrarre. Per fortuna oggi conosciamo il volto di Caravaggio, Raffaello, Leonardo, Michelangelo, Bernini, Canova e molti altri grazie alle opere dirette o indirette, come nel caso in cui Raffaello nella Stanza della Segnatura ai Musei Vatican i e più precisamente nella Scuola di Atene, oltre ritrarre se stesso, ha ritratto Leonardo da Vinci nelle vesti di Platone. Raffaello Sanzio, Ritratto Leonardo da Vinci nelle vesti di Platone (1509-1511) Musei vaticani, Stanza della Segnatura - Città del Vaticano Autore: Raffaello Sanzio (Urbino 1483 - Roma 1520) Titolo: Scuola di Atene Datazione: 1509 - 1511 Supporto: Affresco Misure (cm): - Si trova: Musei Vaticani, Stanza della Segnatura Luogo: Città del Vatican