GIORGIO DE CHIRICO, Mistero e malinconia di una strada, fanciulla con cerchio (anni Sessanta)

 © Photo by Massimo Gaudio

Giorgio de Chirico, Mistero e malinconia di una strada, fanciulla con cerchio (anni Sessanta)
Olio su tela, 74,9 x 59,1 cm

C'è un luogo al centro di Roma dove poter passare del tempo in tranquillità immersi nel verde e lontano dal caos cittadino. Questo luogo è Villa Borghese che con il suo splendido parco dove c'è all'interno un laghetto artificiale, è una delle ville più belle di città. Ad impreziosire ancor di più sono ben tre musei al suo interno: Galleria Borghese, Museo Pietro Canonica e Museo Carlo Bilotti e proprio in quest'ultimo c'è una mostra permanente di 22 opere tra dipinti, sculture e disegni molte delle quali, ben 18, sono di Giorgio de Chirico.
Sono tutte molto interessanti, ma una ha attirato la mia attenzione. Come sempre quello che non si vede è quello che mette in risalto un'opera e in questo caso sono le sagome di due persone che sono state cancellate ma delle quali è rimasta l'ombra seppur meno evidente rispetto alle altre. 
Riprendendo il titolo dell'opera potrebbe sembrare un "Mistero" il fatto della cancellazione delle due persone (foto in basso). In realtà questo mistero è subito risolto, perché de Chirico ha realizzato questa opera prendendo spunto da un originale realizzato dallo stesso nel 1914. Oltre alla versione originale che si trova presso una collezione privata e quella presente nel Museo Carlo Bilotti, ne esiste un'altra che si interpone tra le due, infatti in questa terza versione le figure dei due uomini sono evidenti.
Molti sono gli elementi in comune tra la versione originale e le varie versioni dell'artista. In quella presente nel Museo Bilotti, l'orizzonte è più largo e di conseguenza l'edificio di sinistra è più corto, la ragazza ha i capelli più corti, l'ombra della statua (credo che si tratti di una statua equestre) che si trova dietro il palazzo di destra è semplice, senza il braccio sollevato e la carrozza per il trasporto merci è senza le ruote. Ci sono altri piccoli particolari diversi, ma comunque tutte le scene seguono la stessa impostazione, con le ombre accentuate dal sole nel tardo pomeriggio, con il cielo che comincia a scurirsi ma con gli edifici ben distinti: quello di sinistra ben illuminato mentre quello di destra in ombra. La fanciulla in controluce rende movimentata la scena correndo e spingendo con un bastone il cerchio lungo una strada deserta tra i due edifici e alla sua destra, fuori dal carrozzone con le ante aperte, si vedono alcuni involucri lasciati in terra dagli operai intenti ad effettuare un trasloco.
Il Museo Carlo Bilotti si trova all'interno di quella che una volta era l'Aranciera di Villa Borghese. L'ingresso è libero.



Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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