FARMACIA della CERTOSA DI TRISULTI

 © Photo by Massimo Gaudio

L'antica farmacia settecentesca


Nella provincia di Frosinone e più precisamente nel territorio del comune di Collepardo, si trova a 825 m.s.l.m la Certosa di Trisulti, un antico monastero che risale al XIII secolo che, nonostante faccia parte dei Beni dello Stato Italiano, è gestito dalla congregazione dei Cistercensi di Casamari.
Tra i vari edifici presenti all'interno delle mura, ce n'è uno che è stato adibito a Farmacia risalente al XVIII secolo, costituito da vari ambienti disposti su due livelli. 
Dopo aver salito le scale che portano all'Antica Farmacia, si arriva di fronte a un affresco sotto il loggiato realizzato da Filippo Balbi che rappresenta l'Immacolata Concezione. Dal loggiato si accede alla farmacia e subito si viene accolti da vari tromp-l'oeil realizzati da Filippo Balbi. Da questo corridoio si accede in tre distinti locali. Il primo, a sinistra, ospita la Farmacia dove ci sono arredi di fine Settecento con vetrine contenenti preparati di erbe medicamentose all'interno di bottiglie, calici e contenitori vari risalenti all'epoca. In passato alcuni dei vasi esposti contenevano veleni estratti da serpenti. La volta completamente decorata a crociera, è stata decorata da Giacomo Manco.
Il secondo locale è il Salotto d'attesa o Salottino Balbi, dal nome di colui che ha decorato la maggior parte dei locali, compreso questo salotto dove tra i vari decori, c'è il ritratto del monaco Benedetto Ricciardi, all'epoca direttore della farmacia che è particolarmente realistico, infatti, si ha l'impressione che uscendo da una porta ci venga a chiedere di cosa abbiamo bisogno. Anche qui gli arredi risalgono a fine Settecento. Al centro del pavimento del salotto, intorno al tavolo rotondo, c'è una scritta in latino che recita:

MEMINI VOLAT IRREPARABILE TEMPU

Ricorda, il tempo vola irrimediabilmente

Il terzo locale è semplicemente il prolungamento del corridoio dove sulle due pareti sono state addossate due grandissime credenze. Per le ante, al posto dei vetri ci sono reti che favorivano l'aerazione e quindi la conservazione delle piante essiccate, le stesse che venivano coltivate nell'orto botanico dove ora c'è il giardino.

L'ingresso alla Certosa di Trisulti è libero.


Loggiato con l'Immacolata Concezione di Filippo Balbi

Corridoio visto dalla porta d'ingresso

Corridoio, Ingresso al Salottino Baldi

Corridoio, Ingresso alla Farmacia

Corridoio con opere realizzate da Filippo Balbi: Allegoria dell'Avarizia e dell'Abbondanza e Fanciullo con anfora (1857-1865)

Farmacia



Volta decorata da Giacomo Manco




Salotto d'attesa o Salottino Balbi

Salotto d'attesa o Salottino Balbi

Filippo Balbi, ritratto del monaco Benedetto Ricciardi



Corridoio, dispensa con piante officinali

Corridoio, dispensa con piante officinali

Giardino

Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

Commenti

Post popolari in questo blog

Le sette Virtù di Piero del Pollaiolo e Sandro Botticelli alla Galleria degli Uffizi

RAFFAELLO, LA STANZA DELL'INCENDIO DI BORGO AI MUSEI VATICANI

AMEDEO BOCCHI, NEL PARCO (1919)