IL MOAI DI VITORCHIANO

 © Photo by Massimo Gaudio

Il Moai di Vitorchiano

Quando si pensa a un MOAI subito il pensiero viaggia verso l'Isola di Pasqua, quindi vedendo le fotografie di questo articolo si potrebbe pensare a una statua creata per un parco giochi a tema. Invece no.
Ci troviamo a Vitorchiano, uno dei borghi più belli d'Italia a pochi chilometri da Viterbo. Nella collina di fronte alla cittadina dove c'è un belvedere da dove si può ammirare il borgo in tutta la sua bellezza, è stato collocato un vero e proprio MOAI. Si tratta di una gigantesca statua in peperino, alta sei metri, che riproduce i monoliti antropomorfi dell’Isola di Pasqua o Rapa Nui chiamati appunto MOAI.
Nel 1990 venne fatta arrivare da Rapa Nui la famiglia Atan composta da 19 persone che con la forza delle proprie braccia costruì un originale Moai identico a quelli di Rapa Nui utilizzando le stesse tecniche di realizzazione con asce e pietre, facendola diventare l'unico esemplare in pietra di dimensioni originali fuori dall'Isola di Pasqua.
Si è giunti alla sua realizzazione grazie alla trasmissione RAI "Alla ricerca dell'Arca" del giornalista Mino d'Amato che con lo scopo di promuovere il restauro dei Moai sull'isola. Venne individuato Vitorchiano il luogo adatto per la sua realizzazione, grazie anche alle cave di peperino, pietra di origine vulcanica simile alla pietra con cui sono stati realizzati i Moai.
Il monolite scolpito dagli Atan, presenta il volto squadrato, allungato e con lunghe orecchie ben definite. Il busto è appena scolpito e si notano le lunghe braccia aderenti al corpo che arrivano fin dove iniziano le grandi mani anch'esse aderenti all'addome con lunghe dita affusolate e dai grandi pollici che arrivano quasi a toccare il grande ombelico che pare toccandolo porti fortuna. Il copricapo è composto da due blocchi di Peperino più scuro rispetto al busto che si chiama Pukapo.
In sintesi è a tutti gli effetti una riproduzione fedele degli originali presenti sull'Isola di Pasqua.

Il Moai e sullo sfondo il borgo di Vitorchiano







Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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