GIORGIO VASARI, CRISTO PORTACROCE (1553)
© Photo by Massimo Gaudio
Giorgio Vasari, Il Cristo portacroce (1553) |
Mi è capitato di vedere qualche anno fa alla Galleria Corsini di Roma un dipinto del celebre pittore aretino Giorgio Vasari dal titolo Il Cristo Portacroce realizzato nel 1553. È stata sicuramente una grande fortuna poterlo ammirare in tutta la sua bellezza visto che fa parte di una collezione privata. Il dipinto, passato nel Seicento nelle collezioni Savoia, era da tempo considerato perduto, finché non è stato identificato da Carlo Falciani studioso di pittura vasariana, che lo ha riconosciuto nel quadro registrato da Vasari nel proprio libro delle Ricordanze, indicando la data e il nome del prestigioso destinatario
“Ricordo come a dì XX di maggio 1553 Messer Bindo Altoviti
ebbe un quadro di braccia uno e mezzo drentovi
una figura dal mezzo in su grande,
un Cristo che portava la Croce
che valeva scudi quindici d’oro”
Dopo essere stato restaurato in uno studio di Firenze, grazie alla generosità dei proprietari i quali hanno ritenuto giusto che fosse Roma la città adatta dove essere esposto al pubblico per la prima volta perché proprio a Roma Vasari lo consegnò a Bindo Altoviti prima di partire per Firenze al servizio dei Medici.
Sono rimasto da subito colpito dalla sua bellezza e dall'eleganza in cui viene ritratto Cristo in uno degli ultimi momenti della sua vita. Di solito viene raffigurato sofferente e appesantito dalla Croce stessa, invece questa volta il volto di Cristo esprime serenità nonostante sappia già quale sia il suo destino terreno.
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