PALAZZO ALTIERI, LA SALA DA PRANZO

   © Photo by Massimo Gaudio

Palazzo Altieri verso la fine del Settecento

Palazzo Altieri si presenta come un tipico palazzo-villa cinquecentesco che nel corso dei secoli ha subito sia variazioni di proprietà, sia architettoniche, sia variazione di destinazione delle sale presenti nel palazzo, infatti, la sala da pranzo agli inizi del Settecento era una camera da letto. Fu Emilio Altieri nel 1781 a commissionare all'architetto Giuseppe Barberi il cambio di destinazione. La sala è un vero gioiello in stile neoclassico, dove ogni centimetro è stato ricoperto da pitture e stucchi. La sala è completamente tappezzata da tele che simulano dipinti murali con una tecnica chiamata marouflage molto in voga in Francia. Nei dipinti sono rappresentati paesaggi e palazzi di proprietà della famiglia Altieri, incastonati all'interno di figure mitologiche e grottesche che prendevano spunto dagli scavi di Pompei avviati da poco tempo. Molto interessante è la raffigurazione del palazzo di Monterano con la Fontana del leone progettata da Gian Lorenzo Bernini, perché del palazzo è rimasto il rudere in quella che è considerata una città fantasma.
Anche le sei porte a doppio battente che si affacciano sulla sala presentano pitture. Su ogni battente è raffigurato un amorino intento a svolgere attività legata a un mese dell'anno, inoltre sotto i loro piedi sono descritti anche i segni zodiacali corrispondenti. Sopra quattro delle sei porte ci sono altrettante nicchie dove trovano alloggio quattro putti che rappresentano le quattro stagioni. 







Soffitto

Grottesche sul soffitto

Palazzo di Monterano


Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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