LUPA CAPITOLINA

 © Photo by Massimo Gaudio


La Lupa capitolina

La Lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo, figli di Rea Silvia e del dio Marte e nipoti di Numitore re di Alba Longa, rappresenta sicuramente il simbolo di Roma. Secondo la leggenda Amulio cacciò dal trono il fratello Numitore e per evitare che un giorno i due gemelli potessero rivendicare quanto tolto al nonno, ordinò che venissero uccisi e gettati nel Tevere, ma il servitore non ebbe il coraggio di farlo così li mise dentro una cesta che abbandonò alle acque del fiume. Il destino fece incagliare la cesta nei pressi dell'attuale Circo Massimo dove una volta c'era una insenatura del fiume. Una Lupa sentì i loro vagiti, li salvò e li allattò fino a quando Faustolo, un pastore del posto, li trovò e li fece crescere come propri figli insieme alla moglie Acca Larenzia.
La scena della Lupa che allatta i gemelli è stata ripresa più volte ancor prima dalla Repubblica Romana e ripresa nel corso dei secoli successivi attraverso sia la scultura, sia incisa sulle monete, sia nei dipinti. Una delle rappresentazioni più conosciute è sicuramente la Lupa capitolina, scultura in bronzo risalente presumibilmente al V secolo a.C. forse di fattura Etrusca. In origine era soltanto la Lupa, infatti, Romolo e Remo sono stati aggiunti successivamente nel XV secolo. L'opera è stata attribuita ad Antonio del Pollaiolo. La scultura a grandezza naturale è posta su un piedistallo e si trova nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini nella sala che porta il suo nome.


La Lupa

Romolo e Remo

Sala della Lupa

Sala della Lupa

Peter Paul Rubens, Il ritrovamento di Romolo e Remo - Musei Capitolini


Denaro di Piblius Satrienus


Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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