Il Borgo di Fossanova si trova nel territorio di Priverno nella provincia di Latina. Prende il suo nome molto probabilmente da un fossato costruito dai monaci cistercensi per bonificare la zona paludosa, facendolo poi sfociare nel vicino fiume Amaseno. Senza dubbio il fulcro del borgo è l'Abbazia di Fossanova, costruita in arte gotico-cistercense a partire dal 1187 sui ruderi di una villa romana del VIII-IX secolo, fu poi consacrata il 19 giugno del 1208 da papa Innocenzo III.
Durante il periodo napoleonico, l'Abbazia fu dismessa facendola diventare addirittura una stalla e alla fine venduta a privati, però nel 1826 papa Leone XII la riscattò e la riportò di nuovo attiva affidandola ai frati minori che la custodiscono ancora oggi. L'Abbazia è formata da vari edifici e parti di essi, i più importanti sono la Chiesa di Santa Maria, il Refettorio, la Sala Capitolare, il Chiostro, il Museo Medievale e l'Infermeria dei monaci. In quest'ultima, al secondo piano c'è la cella dove visse gli ultimi tempi della sua vita san Tommaso d'Aquino prima di morire nel 1274 e ancora oggi è presente la sua tomba però vuota, perché il suo corpo è stato trasferito a Tolosa.
Il resto del borgo è formato da alcuni edifici storici che danno una sensazione di pace e di serenità, interrotta soltanto dai turisti che passeggiano tra le poche stradine dove si affacciano alcune attività commerciali prettamente turistiche.
Il borgo
I monasteri medievali venivano costruiti con mura fortificate per proteggere sia gli edifici religiosi che quelli annessi per le attività fuori dalla vita monastica. Per potervi entrare c'erano vari punti di accesso e uno di essi è l'antica porta d'ingresso posta nel lato ovest delle mura, ed è proprio da qui che si ha la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo.
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Porta d'ingresso lato ovest |
L'esterno della chiesa abbaziale
Da lontano la visione dell'abbazia è molto gradevole, circondata da alberi e giardini, ci si accorge soltanto davanti la facciata che c'è qualcosa che non va; infatti, in origine era prevista la costruzione di un portico simile a quello della vicina abbazia di Casamari (vedi foto). Si vedono gli attacchi delle volte laterali e la base del pilastro a sinistra della scalinata già pronti per la prosecuzione dei lavori, ma purtroppo furono interrotti. Il riferimento all'abbazia del frusinate è dovuto dal fatto che furono proprio i monaci cistercensi della suddetta abbazia a essere incaricati verso la fine del XVIII secolo da papa Pio VI alla ricostruzione del complesso monastico.
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Facciata |
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Facciata delle chiesa nell'Abbazia di Casamari |
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Portale d'ingresso |
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A sinistra l'ingresso alla chiesa, a destra le Terme romane |
L'interno della chiesa abbaziale
La struttura architettonica imponente e austera rispetta appieno le esigenze della vita monastica claustrale dove il lavoro e la preghiera erano le basi vocazionali. Per questo motivo le chiese all'interno di questi complessi non venivano abbellite da statue; infatti, gli interni sono in tutta la loro lineare bellezza sono puliti, impreziositi solo da poche lavorazioni come capitelli, acquasantiere e rosoni. È proprio quest'ultimo uno dei gioielli architettonici che impreziosisce la chiesa, capace di fornire con la sua grande apertura, molta della luce utile per la sua illuminazione, specialmente quella pomeridiana dove il sole crea effetti di luce molto belli. Oltre al grande rosone ci sono varie finestre che illuminano la navata centrale.
Varcato il portale d'ingresso si viene accolti dalla grande navata centrale che canalizza lo sguardo verso il presbiterio. La navata centrale che è affiancata da due navate laterali era suddivisa in due settori da pannelli lignei andati perduti che servivano a separare il coro dei monaci da quello dei conversi. L'abside accoglie il presbiterio che prende luce dalla parte superiore attraverso il rosone, mentre nella parte inferiore ci sono tre finestre con profilo archiacuto.
Sul transetto di destra si affacciano due cappelle e la scala notturna. Anche sul transetto sinistro si affacciano due cappelle e una porta, detta "dei morti" che conduceva al cimitero dei monaci. Sopra la porta dei morti c'è un affresco che raffigura l'incontro tra i Tre Vivi e i Tre Morti. La vicenda racconta l'incontro tra tre giovani cavalieri e tre morti "viventi". Questi ultimi ammonendo i giovani dicono "ciò che voi siete, noi siamo stati; ciò che noi siamo, voi sarete".
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Navata centrale |
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Navata centrale verso l'ingresso |
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Navata centrale, Capitello |
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Navata centrale, Controfacciata |
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Navata centrale, Stemma pavimentale |
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Navata di destra |
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Navata di sinistra |
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Presbiterio |
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Presbiterio con il rosone |
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Altare maggiore |
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Transetto di destra con la scala notturna |
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Transetto di destra, Prima cappella |
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Transetto di destra, Seconda cappella |
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Affresco con l'incontro tra i Tre Vivi e i Tre Morti |
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Transetto di sinistra con la Porta dei morti |
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Transetto di sinistra, Prima cappella |
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Transetto di sinistra, Seconda Cappella |
Il chiostro
Il chiostro era in qualche modo il punto centrale della vita monastica; infatti, attraverso i vari bracci si potevano raggiungere la chiesa, la cucina, il refettorio, la Sala Capitolare, gli alloggi per poter svolgere sia le attività spirituali che materiali. Anche se il confronto più simile è con il chiostro della basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma, la sua pianta non è regolare. Questo si deve al fatto che il chiostro è stato sovrapposto al peristilio di una villa romana del II-I secolo a.C. In qualche modo l'antica villa rivive nel chiostro, perché esso è stato costruito utilizzando materiali di recupero provenienti dalle antiche terme che si trovavano di fronte alla facciata della chiesa.
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Braccio meridionale |
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Braccio orientale |
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Cucina |
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Giardino |
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Giardino |
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Giardino e l'esterno del lavatoio |
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Lavatoio |
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Porta dei Monaci |
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Porta dei Monaci, Lunetta con affresco raffigurante la Madonna col Bambino |
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Porta del Corridoio dei Conversi |
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Refettorio dei Monaci |
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Sala Capitolare |
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Scala del dormitorio diurna |
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Il chiostro della basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma |
Blocco di san Tommaso
Il blocco di san Tommaso è un insieme di edifici che comprende l'infermeria dei monaci e la casa dell'abate, Proprio in quest'ultima secondo tradizione morì san Tommaso d'Aquino.
Dal chiostro attraverso un corridoio, si giunge in un giardino e subito dopo si arriva a un chiostrino da dove, attraverso una stretta scala, si giunge al piano primo dove c'è la cappella di san Tommaso. Sopra l'altare c'è un altorilievo con la scena dei monaci riuniti al capezzale del santo.
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Cappella di San Tommaso |
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Cappella di San Tommaso, Altare |
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Chiostrino |
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Corridoio di collegamento con il chiostro |
Vi ringrazio.
Arrivederci al prossimo articolo.
Massimo
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