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Giacomo Balla, La figlia del pittore (1939) |
Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) nonostante sia rimasto orfano all'età di nove anni, è riuscito grazie alla madre ad intraprendere un percorso artistico che lo ha portato a diventare uno degli artisti più di rilievo all'interno del divisionismo prima e del movimento futurista poi passando attraverso il dinamismo.
All'età di 24 anni si trasferisce a Roma con la madre dove incontra Elisa Marcucci, la futura moglie conosciuta grazie alla sua amicizia con Duilio Cambellotti. Dal matrimonio nascono Luce ed Elica.
Fino al primo decennio del XX secolo, si è dedicato a una intensa realizzazione di opere racchiuse nel suo primo periodo stilistico, il divisionismo, del quale è stato un grande rappresentante e nel 1903 espone alla quinta Biennale di Venezia.
Il 1910 è stato lo spartiacque nella vita artistica di Balla, infatti in quell'anno insieme a Umberto Boccioni, Gino Severini, Carlo Carrà e Luigi Russolo firmando il Manifesto tecnico della pittura futurista, dà vita al movimento futurista che da lì in poi lo vede in prima linea nella creazione di opere molto apprezzare anche a livello internazionale tanto che nel 1949 le sue opere furono esposte al MoMa di New York durante la mostra dedicata all'Arte italiana del XX secolo.
Durante il periodo fascista è stato molto apprezzato dalla critica diventando negli anni Trenta l'artista del fascismo per eccellenza; infatti, la statuetta del 1926 raffigurante Mussolini e il dipinto de La Marcia su Roma del 1935 ne sono un esempio.
Nel 1937 dopo aver pubblicato una lettera sulle pagine del giornale Perseo, dichiarando di non avere più voglia di stare insieme a "individui opportunisti e arrivisti", lasciò il movimento futurista tornando in tarda età al figurativismo.
Nel 1958 all'età di 86 anni muore a Roma dove riposa nel Cimitero del Verano.
Tutti i dipinti presenti in questo articolo sono esposti nei seguenti musei romani: Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Museo Boncompagni-Ludovisi e Galleria d'arte Moderna del Comune di Roma.
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Giacomo Balla, Dimostrazione interventista - Bandiere all'Altare della Patria (1915) |
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Giacomo Balla, Estensione Dinamica+Velocità (1913 ca.) |
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Giacomo Balla, I malati (1903) |
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Giacomo Balla, Il dubbio (1907-1908) |
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Giacomo Balla, Il mendicante (1902) |
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Giacomo Balla, Insidie di guerra (1915) |
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Giacomo Balla, La Bionbruna (1926) |
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Giacomo Balla, La pazza (1905) |
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Giacomo Balla, Le frecce della vita (1928) |
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Giacomo Balla, Linea di velocità + forma + rumore (1915) |
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Giacomo Balla, Ritratto all'aperto (1902 ca.) |
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Giacomo Balla, Ritratto di Luce (1910) |
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Giacomo Balla, Villa Borghese- Parco dei daini (1910) |
Vi ringrazio.
Arrivederci al prossimo articolo.
Massimo
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