MUSEO NAZIONALE ROMANO - PALAZZO ALTEMPS, TEATRO GOLDONI
© Photo by Massimo Gaudio
Roma, all'interno del suo scrigno grande venticinque secoli, custodisce tanti tesori conosciuti da moltissime persone e tanti altri di cui si conosce poco. Uno di questi si trova all'interno di Palazzo Altemps che si trova vicino a Piazza Navona e che fa parte del circuito del Museo Nazionale Romano dei Beni Culturali, diventati proprietari dell'immobile dal 1982. Il gioiellino a cui mi riferisco è il Teatro Goldoni, una piccola sala che si trova al piano seminterrato del palazzo. Sono andato varie volte a far visita al museo, però non l'ho trovato sempre aperto al pubblico. Le foto di questo articolo, si riferiscono a qualche anno fa, quando in occasione della celebrazione del ventennale dell’apertura al pubblico, il Museo di Palazzo Altemps ha ospitato la mostra Citazioni pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps. In quell'occasione fu allestito il teatro con dei manichini vestiti con costumi d'epoca, alcune sedie e un pianoforte con decori in tema Fornasetti.
Il palazzo fu costruito nel 1477 grazie a Girolamo Riario che diede il mandato alla sua costruzione a Melozzo da Forlì. Ci furono altri architetti come Baldassarre Peruzzi e Antonio da Sangallo il Vecchio che diedero il loro contributo all'ampliazione del palazzo. Cambiò nel corso dei secoli varie destinazioni e proprietari. Una dei proprietari del passato fu la Famiglia Altemps e uno di loro, Giovanni Angelo Altemps, fece costruire il teatro verso la fine del XVII secolo. Dalla sua costruzione a oggi, è stato un punto di ritrovo per l'alta società, dove venivano organizzati ricevimenti e rappresentazioni teatrali. Anche Carlo Goldoni nel '700 ebbe modo di rappresentare le proprie opere. Calcò il palcoscenico anche Metastasio e vi suonò anche Mozart durante un suo soggiorno romano. Il teatro fu un grande richiamo verso la fine dell'800 per le proiezioni con la lanterna magica e, nel 1911, per le proiezioni delle primissime pellicole del film muto.
Ma arriviamo ora ai giorni nostri. Quando c'è la possibilità di poterlo visitare, si passa attraverso un grande portone a vetri situato al piano terra sotto il portico dall'altra parte del piazzale rispetto l'ingresso al museo. Dal portone a vetri si accede a una bellissima scala marmorea doppia rotondeggiante e dopo aver sceso pochi scalini si giunge subito al foyer e, pochi metri dopo, si può finalmente accedere alla sala che può contenere circa ottanta posti. Subito a sinistra si può vedere il bellissimo palco, mentre a destra ci sono le sedie e la galleria costruita in ferro, legno e muratura nell'ultima decade del XIX secolo. Sulla parte bassa della volta ci sono dei bellissimi stucchi, che accompagnano lo sguardo verso la volta affrescata con le personificazioni della tragedia e della commedia. Forse le foto non rendono l'idea della bellezza di questo luogo, ma vi assicuro che si rimane a bocca aperta nell'ammirare questo gioiellino di architettura.
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