Caravaggio e Artemisia: La sfida di Giuditta - Palazzo Barberini
Photo by Massimo Gaudio
Sala 2 La Giuditta di Caravaggio e i suoi interpreti |
Poco più di due anni fa, pubblicai un articolo su Giuditta e Oloferne, partendo dall'omonimo dipinto di Caravaggio, realizzato su commissione del banchiere romano Ottavio Costa che, molto geloso dell'opera, proibì la sua visione per molto tempo, persino anche dopo la sua morte, ma ormai la voce dello splendore dell'opera si diffuse tra gli artisti del tempo che lo presero come modello.
La mostra si sviluppa su cinque sale ed in ognuna di esse si possono ammirare dipinti di artisti che in qualche modo hanno seguito le orme di Caravaggio che, con la scena inevitabilmente cruenta, inventò una sorta di cronaca visiva del momento in cui Giuditta taglia la testa ad Oloferne. Alcuni dipinti seguono alla lettera gli insegnamenti del Merisi, altri invece hanno freferito raccontare gli istanti successivi alla decollazione. Molte sono le opere di pregio che si incontrano lungo il percorso espositivo, ad incominciare da Jacopo Robusti detto il Tintoretto per poi proseguire con Lavinia Fontana, Trophime Bigot, Giuseppe Vermiglio, Valentin de Boulogne, Orazio Gentileschi e la figlia Artemisia, Bartolomeo Manfredi, Mattia Preti, Guido Cagnacci, Cristofano Allori ed ovviamente Caravaggio.
La maggior parte degli artisti presenti sono caravaggisti ed Artemisia Gentileschi è stata tra i più importanti seguaci del Merisi, tanto che le sue personali interpretazioni sono state a sua volta prese come esempio. Il percorso espositivo si conclude con alcune opere che riprendono altri personaggi biblici, anch'essi legati al tema della decollazione come David e Salomè.
Sala 1 Giuditta tra maniera e natura |
Sala 3.1 Artemisia Gentileschi e il teatro di Giuditta |
Sala 3.2 Artemisia Gentileschi e il teatro di Giuditta |
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