CARAVAGGIO, GIUDITTA E OLOFERNE (1600 ca.)

© Photo by Massimo Gaudio


Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1600 ca.) Olio su tela, cm. 145 x 195

Senza togliere nulla agli altri musei di Roma, la Galleria Nazionale di Arte Antica Palazzo Barberini è uno dei musei che preferisco perché oltre alla bellissima architettura che si deve a Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Carlo Maderno, al suo interno ci sono opere di grande valore e interesse come, ad esempio, le opere che sono racchiuse in una sala a Lui dedicata. Mi riferisco alla sala 20 dedicata a Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO (Milano 1571 - Porto Ercole 1610). Al suo interno oltre a opere di pittori importanti come Giovanni Baglioni e Orazio Borgianni classificati come caravaggisti, ci sono tre opere dell'artista milanese tra cui un capolavoro della pittura italiana. Mi riferisco al Giuditta e Oloferne realizzato nel 1599. Le fotografie parlano da sole, raccontano l'intensità della scena rappresentata dal Caravaggio nell'atto in cui di notte, una giovane e ricca vedova ebrea di nome Giuditta, taglia la testa a un generale di Nabucodonosor re degli Assiri di nome Oloferne che assediava la sua città. Lei sicuramente bella, ha uno sguardo impassibile mentre compie l'atto, mentre Lui rimane lì inerme senza poter fare nulla. Notare il terrore puro che traspare dal viso e dallo sguardo. Altra figura non meno importante, è quella della vecchia serva di Giuditta che tiene tra le mani un drappo che dovrà contenere la testa di Oloferne da portare con sé nella propria città come incoraggiamento nel combattere il nemico.






Vi ringrazio.

Arrivederci al prossimo articolo.

Massimo

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